La Rieti – Terminillo aspetta ora le super sfide

Scatta alle 11 di domenica 28 luglio la 54^ Coppa Carotti. La gara organizzata
dall’Automobile Club Rieti è 8° Round di Campionato Italiano Velocità Montagna. I tecnici e
difficili 13,45 Km hanno confermato fascino e selettività durante le tirate ricognizioni.


Rieti, 27 luglio 2019. Scatta alle 11 di domani, domenica 28 luglio, la 56^ Rieti – Terminillo,
salita unica sui 13.450 metri che assegneranno la 54^ Coppa Carotti. La gara organizzata
dall’Automobile Club Rieti già durante le ricognizioni svolte oggi, si è confermata tra le più
affascinanti ed allo stesso tempo selettive dell’intero panorama nazionale, per il suo tracciato
altamente tecnico e di difficile interpretazione, come confermano dei riscontri simili tra i
maggiori protagonisti annunciati. Si profila una sfida appassionante sul filo dei centesimi di
secondo, ma dagli imprevedibili pronostici tra Omar Magliona, Michele Fattorini, Piero Nappi,
Luca Caruso, tutti con le Osella, poi Angelo Marino su Lola e Denny Zardo che sulla Norma M20
FC Zytek ha certamente in serbo le maggiori sorprese.
Il miglior riscontro delle ricognizioni arriva dalla seconda salita di Omar Magliona che ha coperto
il tracciato in 5’04”65 dopo delle regolazioni sulla Osella PA 2000 Honda, con cui ha raccolto dati
importanti per la biposto curata da Samo Competition ed equipaggiata con pneumatici Avon, che
ha dato delle buone risposte ed ha permesso al sardo di CST Sport di far registrare il miglior
riscontro anche nella prima manche, nonostante ancora degli elementi mancanti alla regolazione
ottimale l’assenza dell’8 volte Tricolore dal 2015 assente dal Terminillo. In crescita continua il
feeling di Michele Fattorini con l’Osella FA 30 Zytek, il giovane orvietano ha espresso
soddisfazione per le risposte della prototipo monoposto che lascia molto ben sperare per la gara
dove l’alfiere Speed Motor cerca anche riscatto dalla sfortuna che lo costrinse al ritiro nel 2018.
Progressi evidenti anche per la nuova Osella PA 30 Judd da 3000 che il partenopeo della Scuderia
Vesuvio Piero Nappi sta sviluppando e sulla quale sono appena stati ultimati degli aggiornamenti
al propulsore. Prima volta in assoluto a Rieti per il catanese dell’Ateneo Luca Caruso, che ha
preso confidenza del lungo percorso al volante dell’Osella PA 2000 Honda. Come certo
protagonista di vertice si è candidato anche Angelo Marino al volante della Lola F.3000 curata dal
Team Dalmazia, vettura e pilota salernitano vincitori dell’edizione del 2018, che hanno
confermato le scelte per la monoposto da 3000 cc.. Ancora qualche elemento da ottimizzare nel
set up dell’Osella PA 2000 del sardo Sergio Farris che è al lavoro con il Team Dalmazia per le
migliori scelte in vista della gara. Prove un pò faticose per Giuseppe Vacca, il giovane sardo
costretto allo stop nella prima salita per il surriscaldamento dell’Olio, ma poi autore di una
buona seconda manche al volante della rivisitata Osella PA 2000 curata da Paco 74 Corse. Tutto
da giocare tra le Sportscar Motori Moto, dove ha spiccato la buona interpretazione del tracciato
da parte del giovane siracusano Luigi Fazzino sulla Osella PA 21 Jrb Suzuki, alla sua prima volta
in assoluto a Rieti. Soddisfatto delle scelte in vista della gara il leader di classe 1000 Achille
Lombardi sulla Osella PA 21 Jrb con motore BMW, anche se molto insidiosi si sono rivelati due
ragusani: l’esperto Franco Caruso su Gloria C8P Suzuki al suo esordio al Terminillo, mentre
conosce il tracciato ma lo affronta per la prima volta su Osella PA 21 Jrb con motore Suzuki da
1000 cc. Samuele Cassibba. Apprendistato molto impegnativo anche per Ettore Bassi su Osella PA
21 Jrb Suzuki, il noto attore, ma pilota molto preciso e sensibile, paga certamente il debito
dell’esordio a Rieti e la poca conoscenza del percorso sul quale ha compiuto pochi passaggi.
Tra le silhouette di gruppo E2SH Marco Gramenzi è stato il miglior interprete del percorso sulla
Alfa Romeo 4C con motore Zytek, nel secondo passaggio, dopo aver sostituito una candela rotta
nella prima salita. Più sofferte le prove per l’ascolano Alessandro Gabrielli alle prese con alcuni
problemi di temperatura all’intercooler per la sua Alfa 4C Picchio. I protagonisti del Gruppo GT
con l’anteprima delle ricognizioni, lasciano presagire che non faranno rimpiangere l’assenza
delle GT3 di vertice, infatti, in casa ha fatto la voce grossa Maurizio Pitorri in perfetta intesa con
la Ferrari 488 in versione GT Super Cup, come la 488 del Cavallino del padovano di
Superchallenge Roberto Ragazzi, che sarà impegnato a difendere la testa della super car
derivate dai rispettivi monomarca in pista, tra i due ago della bilancia il bergamasco Rosario

Ufficio Stampa Rosario Giordano

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