LUCI E OMBRE PER LA SPEED MOTOR NELLA DOMENICA DELLA RIPRESA AGONISTICA SULLA PISTA DI MAGIONE.

PODIO PER LUCA BAZZUCCHI E SILVIA SIMONI NEL TROFEO
FORMULA LIBERA, QUINTO POSTO ASSOLUTO PER GIANNI
URBANI E VITTORIA DI CLASSE PER SAURO ROSSI NELLA
INDIVIDUAL RACES ATTACK, RITIRO PER MICHELE FATTORINI E
SERGIO FARRIS. LUCI E OMBRE PER LA SPEED MOTOR NELLA
DOMENICA DELLA RIPRESA AGONISTICA SULLA PISTA DI MAGIONE.

MAGIONE – Un bilancio con luci e ombre per la Speed Motor in quella che
all’Autodromo dell’Umbria “Mario Umberto Borzacchini” di Magione
avrebbe dovuto essere una domenica di festa per la ripresa dell’attività
agonistica (primo circuito d’Italia nel quale si è tornati a gareggiare), ma
che è stata purtroppo funestata dalla improvvisa morte del pilota
ascolano Pasqualino Amodeo, veterano dell’automobilismo sportivo. Nella
gara del trofeo Formula Libera, podio per Luca Bazzucchi e per Silvia
Simoni, rispettivamente secondo e terza nella classifica assoluta. Al
volante della sua Formula Renault 2000, Bazzucchi era partito con il
secondo tempo di qualificazione, ma con abilità era riuscito a passare la
Dallara F300 di Patrick Daniel Bellezza, rimanendo in testa per 8 giri,
prima di essere di nuovo superato nel lungo rettilineo, poi è lo stesso
“driver” eugubino a raccontare cosa è avvenuto: “Al di là del fatto di
essere tornato dietro Bellezza, che forse in quel momento mi sarebbe
tornato anche bene – ha commentato Bazzucchi – è successo che mi
sono girato alla curva Merzario e a quel punto l’impresa di riprendere la
testa era divenuta per me quasi impossibile, non dimenticando che
Bellezza stava andando forte. Anzi, ho avuto fortuna che nel girarmi la
vettura non mi si è spenta. Mettiamoci poi anche il gran caldo, che si è
fatto sentire anche sul piano fisico nell’arco dei 25 minuti, però sono
francamente soddisfatto di essere tornato al volante”. Di 17”683 il
distacco finale di Bazzucchi (secondo anche nella classe oltre 1600) da
Bellezza e di 52”749 quello di Silvia Simoni con la Tatuus 1400 turbo; la
19enne romana, fresca di diploma conseguito al liceo scientifico, è stata
protagonista di una prestazione rimarchevole, che le ha fruttato il primo
posto nella classe fino a 1600, nella Formula 4 e nella speciale classifica
delle donne. “Peccato per l’errore che ho commesso in partenza – ha
dichiarato la Simoni – quando la macchina mi si è spenta e per ripartire

ho perso una decina di secondi, scivolando all’ultimo posto, anche se poi
in un paio di giri sono riuscita e recuperare terreno e a riportarmi in terza
posizione, nonostante i fastidi alla mano sinistra (conseguenza
dell’incidente in pista di oltre un anno fa) mi abbiano perseguitato fin
dalle qualifiche. Mi ritengo comunque molto contenta di come le cose
sono andate”. Passando alla Individual Races Attack – sfida a
cronometro su tre giri di pista più una frazione del quarto, per un totale
di 9695 metri da coprire due volte – la palma del migliore per la Speed
Motor spetta a Gianni Urbani su Osella Pa 21/S, quinto assoluto e
secondo in CN con i tempi di 4’39”12 e di 4’38”25, per un totale di
9’17”37. Non molto soddisfatto della giornata complessiva l’altro pilota di
Gubbio: “Gli esperimenti che abbiamo tentato sulla vettura – ha spiegato
Urbani – non si sono rivelati efficaci e lo avevamo subito verificato
durante le prove, per cui abbiamo cercato di ripristinare le vecchie
soluzioni e in effetti la situazione è un tantino migliorata. Il poco
allenamento da parte mia ha fatto il resto, ma per ricominciare va bene
così”. Niente da fare invece per Michele Fattorini, favorito per l’assoluto
con l’Osella Fa 30 (gruppo E2-SS), che in effetti era stato il più veloce
nelle prove. A tradirlo è stato il cambio, rimasto in quinta dopo una prima
gara nella quale aveva concluso al secondo posto in 4’33”27, a 5”26 da
Giancarlo Maroni, che sarà poi il vincitore della Individual su Osella Pa 21
Jrb; nel corso della seconda manche, il 30enne di Porano si è dovuto
ritirare. Problemi anche per il sardo Sergio Farris su Osella Pa 2000,
gruppo E2-SC: un guasto alla pompa della benzina lo ha messo fuori
gioco già nella prima manche. Da sottolineare con piacere, infine, la
vittoria di Sauro Rossi su Peugeot 106 nella classe 1600 della Racing
Start in 5’55”18 e in 5’56”58, che nella somma dei tempi diventano
11’51”76. Per il conduttore di Acquasparta, anche un bel terzo
piazzamento nel contesto di un gruppo come sempre nutrito.
IL CORDOGLIO DELLA SPEED MOTOR – In questo doloroso momento,
il presidente Tiziano Brunetti, i piloti e l’intero staff della scuderia Speed
Motor si stringono attorno ai familiari e ai parenti di Pasqualino Amodeo,
esempio per tutti sia come pilota che come uomo.
28 giugno 2020

 


Ufficio stampa
Claudio Roselli

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