APOTEOSI “TRICOLORE” MOVISPORT : BASSO VINCE LA TARGA FLORIO, LA SCUDERIA SEMPRE AL COMANDO E PRESENTE ANCHE AL VALPOLICELLA

La terza prova del Campionato Italiano Rally ha portato al comando della classifica piloti il driver trevigiano ma anche Scattolon e Michelini hanno dato prova di forza. Il sodalizio sempre più in vetta tra le scuderie. Sfortuna per Crugnola, tradito dal motore della Hyundai, non partito. Lo scorso fine settimana, a completare un momento magico, Luca Hoelbling è tornato alla vittoria dopo sei anni al Rally della Valpolicella.

foto Bettiol

Reggio Emilia, 10 maggio 2021 – La terza prova del Campionato Italiano Rally, una delle gare simbolo del motorsport, la 105^ Targa Florio, ha regalato nuovi momenti di grande gioia a MOVISPORT, che si è trovata al comando della classifica piloti con Giandomenico Basso – vincitore della competizione automobilistica più antica al mondo – oltre ad aver allungato in vetta alla classifica per Scuderie.

Attaccare la testa della classifica era il target di Basso insieme al suo copilota Granai, non vi era alternativa se non quella di vincere e la coppia veneto/toscana ce l’ha fatta dopo un acceso dualismo con l’irlandese Breen.  Un fine settimana stellare, dunque,  ma anche con una punta di sfortuna, quella sofferta da Andrea Crugnola, che non ha potuto prendere il via alla gara per problemi al motore della sua Huyndai i20 R5 ufficiale. Un momento di scoramento, di lacrime, anche, certamente indorate dalla cristallina prestazione di Basso con la Skoda Fabia R5 e di sicuro affiancate da altre prestazioni di spessore da parte di Giacomo Scattolon, di Rudy Michelini ed anche di Marco Pollara.

Giacomo Scattolon e Giovanni Bernacchini, con la Volkswagen Polo R5, cercavano soprattutto di andare decisi a zona punti dopo un avvio stagionale sofferto in cerca del miglior feeling con la vettura. La missione si può dire sia stata compiuta, con il sesto posto assoluto, ma soprattutto a podio – terzo – nella classifica “Asfalto”, una vera e propria boccata di ossigeno da un avvio di campionato non in linea con le loro aspettative. La prestazione globale di Scattolon, una progressione decisa ed esente da errori, assume un tono ancora più alto perché conquistato in uno dei rallies più difficili della stagione, quindi ottimo incentivo per il futuro e soprattutto ha portato punti importanti per la classifica Scuderie, dove Movisport prosegue la sua “tradizione”.

Prestazioni di spessore anche da Rudy Michelini. Il pilota lucchese, affiancato da Michele Perna, pur non dichiarandosi soddisfatto a livello prestazionale, ha finito settimo assoluto e quarto della classifica CIR, contribuendo in modo sostanziale ai punti per la classifica Scuderie, oltre che rimanere ancorato al terzo posto in classifica. Per Michelini, comunque, l’aver visto l’arrivo alla Targa Florio ha avuto un significato molto forte, in quanto la scorsa edizione della gara lo vide protagonista sfortunato con un incidente già allo shakedown e poi con un ritiro nelle prime battute di gara.

Voleva invertire la tendenza negativa  Marco Pollara, con Mangiarotti alle note. Al Ciocco uscito di strada, mai entrato in sintonia con il percorso del “Sanremo”, il pilota palermitano cerca conforto quindi sulle strade “di casa” per girare decisamente pagina. Hanno avuto una reazione, con il settimo posto finale nella classifica finale del CIRA e con quattro punti conquistati e con il feeling con la Citroen C3 che sta iniziando ad arrivare.

Il fantastico fine settimana di Movisport è stato poi avvalorato da Luca Hoelbling e Federico Fiorini, su una Hyundai i20 R5 al Rally della Valpolicella, a San Pietro in Cariano (Verona), valido per la Coppa Rally di 3^ zona. Hanno vinto la gara dominandola dall’inizio alla fine, per Hoelbling il successo è tornato dopo ben si anni di digiuno evidenziando il grande feeling trasmesso dalla Hyundai, che ha permesso al pilota Movisport di esprimersi al meglio anche su asfalto, su un percorso sicuramente tecnico Ad avvalorare questa vittoria anche il fatto che Hoelbling lo abbia ottenuto su un fondo dove si è sicuramente sempre trovato meno a suo agio rispetto alla terra e dove, a conti fatti, ha corso molto meno negli ultimi anni.

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