Perchè nelle gare non ci sono vetture con i numeri 13, 17, 60 – 69?

Oggi scopriamo questa interessante curiosità sul mondo delle gare automobilistiche.

Guardando un elenco iscritti di un Rally, di uno Slalom o di qualsiasi gara automobilistica, c’è una buona probabilità che non compaiano vetture con i numeri di gara pari a 13, 17, 113, 117 e l’intervallo di cifre da 70 a 79.

Perchè questa scelta? Scopriamolo in questo articolo!

13, 17, 113, 117

La numerazione delle auto nelle gare non utilizza i numeri 13, 17, 113 e 117 per ragioni esclusivamente scaramantiche.

Nella cultura popolare di molti paesi del mondo il 13 (e il 113) vengono considerati dei numeri di cattivo augurio. Non solo nel Motorsport: ad esempio, in alcuni edifici ci si riferisce al 13º piano chiamandolo “12b” o “14”, o si evita di numerare con il 13 stanze d’albergo, posti a sedere, ecc.

Se nei paesi occidentali è il 13 a portare sfortuna, in Italia è presente anche una superstizione legata al numero 17 (e 117). Nell’Antico Testamento è scritto che il diluvio universale cominciò il 17 del secondo mese. È possibile anche che la paura del 17 sia stata influenzata dalla battaglia di Teutoburgo combattuta tra i Romani e i Germani, dove furono distrutte le legioni 17, 18 e 19. Inoltre, nella smorfia napoletana il 17 è sinonimo di “disgrazia“.

60 – 69

Molto spesso, nelle gare si evita di usare i numeri che vanno da 60 a 69. Ma questa volta non c’è alcuna superstizione in merito.

Negli anni 1970-1980, si evitavano i numeri del ceppo “sessanta” perché diventavano pressoché indistinguibili dai numeri da 70 a 79 durante le trasmissioni radio dei commissari di gara alla direzione per comunicare tempi di prova speciale ed eventuali penalità.

FORMULA 1

Anche in Formula 1, in origine, fu escluso a priori il numero 13.

Dal 2014 si decise di legare un numero al pilota per tutta la carriera. Il campione del mondo uscente può decidere di tenere o meno il numero 1, mentre gli altri piloti devono fare una scelta di tre numeri, compresi tra il 2 e il 99, in ordine di preferenza. Dall’anno seguente verrà invece privilegiato chi deteneva il numero già l’anno precedente. Questa regola ha quindi permesso che si sfatasse l’ostracismo per il numero 13, che nel 2014 è stato scelto da Pastor Maldonado.

Nel corso degli anni, i numeri di gara sulle vetture si sono tendenzialmente sempre più rimpiccioliti, per fare posto agli sponsor, ma dal Gran Premio di Spagna 2017 la grandezza dei numeri è stata regolamentata per rendere più riconoscibili i piloti.

Ma, nel 20 Luglio 2015, la FIA ha ritirato il numero 17, appartenuto a Jules Bianchi che è deceduto il 17 luglio 2015, in seguito alle ferite riportate durante il Gran Premio del Giappone 2014.

Nelle Formule minori (Formula 2, Formula 3, ecc.) si tende a seguire il criterio della Formula 1, ma generalmente il campione uscente non partecipa al campionato seguente perché corre in una categoria superiore, quindi i numeri 1 e 2 sono assegnati alla squadra che ha portato alla vittoria il campione uscente. Sia in Formula 2 che in Formula 3, il numero 13 è vietato.

Il driver Jules Bianchi, deceduto il 17 Luglio 2015.

Ovviamente non tutte queste sono regole fisse, potrebbero esserci delle eccezioni in alcune particolari gare. E tu, lo sapevi?

 

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