Il giorno dopo l’incidente di Mick Schumacher: cosa ha salvato il pilota?
JEDDAH, 5′ AL TERMINE DEL Q2 – È uno dei momenti che non dimenticheremo di una stagione che è sì appena cominciata in F1, ma che ha già riservato un grande spavento.
È l’attimo in cui la Haas di Mick Schumacher, diventata incontrollabile, sta per schiantarsi contro il muro di curva 11-12. Il pilota sta bene, praticamente Illeso anche se non correrà il GP. Ma cosa è accaduto in quegli attimi e cosa ha salvato Mick Schumacher? Ce lo spiega Matteo Bobbi.
VIDEO. L’incidente di Mick Schumacher da diverse angolazioni (click qui)
PERCHE’ MICK HA PERSO IL CONTROLLO? – La VF-22 di Mick Schumacher diventa del tutto incontrollabile quando passa sul cordolo che vedete in questa immagine. Ma per quale motivo?
L’ALTEZZA DEL CORDOLO – Le scintille schizzano dal retro della Haas e a questo punto non si può tornare indietro : Schumacher diventa passeggero della sua monoposto a causa del cordolo. Che di per sé non fa da trampolino, come si potrebbe pensare, ma diventa la causa dell’incidente assieme alla “natura” delle nuove monoposto.
L’EFFETTO DEL CANALE VENTURI – Con questa nuova generazione di macchine che vanno più basse e hanno un fondo diverso, quando si va sul cordolo così alto, – soprattutto in appoggio – si alza il posteriore della macchina e si perde tutto l’effetto del canale Venturi, l’effetto suolo.
MICK SCHUMACHER, LO SCHIANTO – Saltato l’effetto suolo, si perdono tanti punti di carico e diventa difficile controllare la macchina. Impossibile in questa circostanza per Mick Schumacher: va a muro.
LA VELOCITA’ PRIMA DELL’IMPATTO – Nel momento in cui Mick Schumacher passa sul cordolo, la Haas viaggia a circa 240 Km/h.
COSA HA SALVATO MICK? – Vale la pena sottolineare che Mick Schumacher è stato salvato da diverse cose, da diversi dispositivi per la sicurezza del pilota presenti sulle monoposto.
IL NOSE – Tra i dispositivi che sono stati fondamentali nel preservare l’incolumità del pilota, c’è senza dubbio la struttura di crash anterire, il NOSE, che si è staccato con l’incidente ma ha fatto il suo dovere dissipando l’energia.
CONI ANTI-INTRUSIONE – Posti lateralmente all’abitacolo. Si tratta di elementi che, vien da sé data la posizione, hanno il compito di proteggere dagli impatti laterali.
L’HALO – Piaccia o non piaccia esteticamente, l’Halo anche in questa circostanza ha confermato di essere determinante. Lo è stato per Mick nel momento una ruota si è pericolosamente avvicinata all’abitacolo.
IN GENERALE – Schumacher è stato salvato da tutte le componenti legate alla dissipazione dell’energia in caso d’incidente montate sulle F1 moderne.
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