Opel Tigra TwinTop: una sportiva cabrio-coupé per tutte le stagioni

Una compatta biposto con tetto d’acciaio retrattile elettroidraulicamente. Eletta “Cabrio of the Year 2004“ con una linea slanciata e il bagagliaio più spazioso della categoria.

Torino – Venti anni fa, nell’estate 2004, veniva commercializzata in Italia la nuova Opel Tigra Twin Top. Dotata di un tetto retrattile d’acciaio, che un meccanismo elettroidraulico permetteva di aprirlo e di chiuderlo premendo semplicemente un pulsante, questa compatta sportiva a 2 posti era in grado di adattarsi rapidamente al variare delle condizioni atmosferiche e dell’umore del guidatore. Un’autentica trasformista insomma in grado di offrire il piacere di guidare all’aria aperta oppure di essere al volante di una coupé. Nondimeno le contenute dimensioni del suo sofisticato tetto retrattile avevano permesso di ricavare un vano di carico di oltre 500 litri che era il più ampio della categoria.

La particolare costruzione di Opel Tigra TwinTop aveva consentito altresì di conferire alla vettura una linea molto slanciata, caratterizzata fra l’altro da un frontale elegante e da una coda ben proporzionata. Non a caso, in occasione della sua presentazione in anteprima al Salone di Ginevra, questa compatta vettura biposto era stata subito eletta “Cabrio of the Year 2004” da una giuria di giornalisti ed esperti internazionali. Costruita dal carrozziere francese Heuliez di Cerizay, Opel Tigra Twin Top era disponibile due moderni 4 cilindri Opel ECOTEC a benzina – il 1.400 Twinport da 90 CV (66 kW) e il 1.800 da 125 CV (92 kW) – in grado di garantire prestazioni brillanti e consumi contenuti.

«Opel Tigra TwinTop si rivolge a tutti coloro che cercano un’automobile sportiva ed attraente» spiegava all’epoca Carl-Peter Forster, responsabile delle attività europee della Casa tedesca. «Le proporzioni equilibrate fanno sì che questa vettura colpisca sempre l’attenzione, sia quando è aperta che quando è chiusa. Il sofisticato cinematismo che aziona il tetto è stato fondamentale per conferirle una linea slanciata e ci ha permesso di evitare gli inconvenienti dei sistemi convenzionali». La Opel Tigra TwinTop era sotto molti punti un modello molto diverso dalla precedente Tigra, a cominciare dal tipo di carrozzeria. Era stata infatti abbandonata la configurazione coupé in favore di una configurazione cabrio-coupè (o meglio, spider-coupè visto che si trattava di una vettura a 2 soli posti).

Tetto apribile elettroidraulicamente

Come anticipato, la principale caratteristica di Opel Tigra TwinTop vettura era rappresentata dal sofisticato meccanismo elettroidraulico che apriva e chiudeva il tetto metallico, premendo semplicemente un pulsante. A differenza di altri sistemi analoghi con i quali le parti del tetto andavano a sovrapporsi una sull’altra occupando molto spazio all’interno del bagagliaio e creando un rigonfiamento nella parte posteriore della carrozzeria, il particolare cinematismo di ripiegamento faceva risparmiare spazio. In questo modo era stato possibile creare una linea gradevole e dinamica che s’innalzava dal frontale verso la coda.

Il sofisticato progetto del tetto era anche il segreto della capacità di carico della nuova Opel Tigra che con oltre 500 litri (440 di bagagliaio vero e proprio più altri 70 di uno scomparto dietro ai sedili) era la maggiore della categoria. Con il tetto abbassato, questa biposto aveva ancora una capacità di carico di 250 litri – ai quali si aggiungevano sempre i 70 litri dello scomparto dietro ai sedili, al quale si accedeva dall’interno dell’abitacolo. La possibilità di sfruttare tutta l’altezza interna del bagagliaio si traduceva in una grande capacità di carico. Molto pratico e funzionale, esattamente come il tetto retrattile, il cofano del portabagagli si apriva e si chiudeva con un meccanismo elettroidraulico, premendo semplicemente un pulsante.

Opel Tigra TwinTop aveva altresì proporzioni molto equilibrate (lunghezza 3.920 mm, larghezza 1.900 mm, altezza 1.360 mm) e tutta una serie di particolari molto accattivanti come la modanatura cromata opaca inserita nella mascherina anteriore trapezoidale, il rigonfiamento sul cofano motore, le grandi prese d’aria nel paraurti ed i fari tridimensionali ellissoidali. Il profilo catturava l’attenzione grazie ai ridotti sbalzi, al parabrezza inclinato, la linea di cintura molto marcata che saliva verso la coda, le fiancate che si assottigliavano leggermente e le fiancate importanti. L’attenzione dedicata da Opel ai particolari si rifletteva nelle prese d’aria appena accennate nei paraurti anteriori che comprendevono i ripetitori degli indicatori di direzione, il roll-bar sagomato in alluminio idroformato e la linea del tetto la cui parte posteriore poteva essere verniciata in un colore che contrasta con quello della carrozzeria (di serie con gli allestimenti Cosmo e Sport). I grandi gruppi ottici posteriori avvolgenti, la banda cromata opaca sul parauti ed il terminale dello scarico completavano la dinamicità estetica di TwinTop.

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