RALLY DELLA MARCA – Adrenalina che torna ai livelli di guardia

E’ un altro lunedì, Marca 2019 in archivio Soddisfazione del Motor Group

Vescovi-Guzzi, vincitori di Classe Super 1600, primi delle 2 ruote motrici e quindicesimi assoluti (immagine Fotosport)

1 luglio 2019_ E’ stata la prima notte di riposo autentico per i nativi Motor Group, afa permettendo. Le fatiche del Marca 2019 si sono concluse a notte fonda tra sabato e domenica, il ricorso di Sulpizio su Grani è stato un supplizio di ore tolte al sonno, ma “giustizia è fatta”, almeno per il momento, dato che lo squalificato ha annunciato l’intenzione di fare appello alla decisione dei commissari sportivi. Questioni che non riguardano più il comitato organizzatore, il 36° Rally se ne va in archivio e fra tre mesi, dopo un meritato oblio, si comincerà a parlare di edizione 2020 ecc. ecc. ecc.

TRINITA’ DEI RALLY. Ora, in primo luogo, un auto elogio rischiando di macchiarsi: “Chi si loda si sbroda”. Tutto ha funzionato a dovere e qualche merito sarà proprio da “addebitare” al Motor Group, che però non agisce da solo, ma mescolando sacro e profano c’è stata la solita trinità rallistica all’opera, con Città di Scorzé e San Martino Corse a dare una mano concreta, tangibile, effettiva, ai padroni di casa con porte aperte e sorriso sulle labbra.

MONTEBELLUNA OPEN. Ecco, pure questo bisogna sottolineare: per la prima volta il Rally della Marca ha apparecchiato nel salotto di casa e aperitivo (giovedì sotto le stelle), primo piatto (partenza di venerdì), secondo con dessert (sabato arrivo e premiazione), sono stati serviti in ordine ed eleganza, con soddisfazione dei commensali. Difficile ora dire quando ci sarà una replica, pare che amici degli amici vogliano anch’essi una fetta di Marca nel tinello, in taverna, nel patio. Staremo a vedere.

ELOGIO AGLI INVISIBILI. Per la verità tanto invisibili non sono con la loro casacca gialla. Ma si fa finta di ignorarli, seppure fondamentali per lo svolgimento del Marca (di tutti i rally). I commissari di percorso hanno sfidato la canicola per officiare il loro compito di presidio, qualcuno è anche scivolato dalla postazione procurandosi lievi ferite. L’età media si alza e il rinnovo pare arduo. Prima di catalogarli come specie rara, qui vogliamo semplicemente dire grazie.

POKER DI TRIS. Il record di 5 sigilli è ancora suo (anzi, è ancora loro) e chissà per quanto potrà durare. Renato Travaglia e Flavio Zanella si sono aggiudicati l’edizione 1995, 1996, 1998, 1999, 2000, quando erano all’apice della gloria con le vetture due ruote motrici. Ma l’aggiornamento dell’albo d’oro impone di segnalare che dopo il tris di vittorie ottenuto da Massimo Gasparotto (2003, 2005, 2006), Felice Re (2008, 2011, 2012) e Paolo Porro (2009, 2013, 2015), si è aggiunto quello di Luca Pedersoli (2010, 2014, 2019) con la doppia spiga.

SCUDETTO IN BILICO. Lo diciamo per i patiti del calcolo probabilistico. Provate a far di conto e dare un algoritmo alla possibilità che Corrado Fontana possa vincere lo scudetto Ciwrc 2019. Il comasco si è ritirato al Marca come gli è capitato al 1000 Miglia e all’Elba, e al momento può contare solo sui 22,5 punti della vittoria al Salento (coefficiente 1,5). Ora, in linea puramente teorica, ha ancora a disposizione vittorie ad Alba (15 punti) e San Martino di Castrozza (22,5) per raggiungere quota 60, cioè mezzo punto in più degli attuali 59,5 del capoclassifica Simone Miele. Che però dovrebbe fare zero negli ultimi due appuntamenti, mentre Marco Signor (58) dovrebbe ottenere al massimo un decimo posto ad Alba o al San Martino. E lasciamo perdere cosa non dovrebbe ottenere Luca Pedersoli (45), che ci riesce davvero difficile immaginarlo, tanto più per la grinta sfoderata sulle speciali trevigiane. La cosa più importante è invece che Fontana sarà ancora della partita, sarà al via delle ultime due gare e avrà modo di complicare il destino tricolore di questa stagione.

BIG E CONTRO BIG. L’urgenza giornalistica viaggia veloce quasi come le wuerreci e le erre5. Finisce la gara e tutti gli scribacchini battono vorticosamente i tasti del computer occupandosi di podio e top-ten, il resto viene dopo, molto dopo. Solo settimanali e mensili possono rimediare al “vuoto informativo” dell’immediato post gara. Qui correggiamo il tiro mostrando l’intera classifica assoluta e le classifiche di Classe, sottolineando ai (pochi) che non se ne intendono come sia difficile anche per gli addetti ai lavori (tanti) e agli spettatori esperti (tantissimi, quelli esperti eh…) districarsi tra i valori in campo che cambiano con Gruppo di preparazione, Classi di cilindrata, motorizzazione (turbo, aspirato), gomme e budget, dato che tutto il pacchetto di un’auto in gara ha un costo decisamente importante.

36° Rally della Marca, Montebelluna 28/29 giugno 2019
CLASSIFICA ASSOLUTA: 1. Pedersoli-Tomasi (Citroen Ds3) in 1:21’39.5; 2. Signor-Bernardi (Ford Fiesta) a 5.8; 3. Miele-Mometti (Citroen Ds3) a 19.4; 4. Bianco-Lamonato (Skoda Fabia) a 2’35.1; 5. Roveta-Gonella (Skoda Fabia) a 2’42.1; 6. Pinzano-Zegna (Skoda Fabia) a 2’44.5; 7. Dapra’-Andrian (Skoda Fabia) a 3’55.9; 8. Silva-Pina (Skoda Fabia) a 4’13.1; 9. Menegatti-Cracco (Skoda Fabia) a 4’42.9; 10. Andriolo-Menegon (Peugeot 207) a 4’44.0; 11. Benvenuti-Manfredi (Peugeot 207) a 4’57.9; 12. Niboli-Fappani (Ford Fiesta) a 5’31.6; 13. Brocchi-Piccinini (Skoda Fabia) a 5’53.9; 14. Gugel-Coletti (Skoda Fabia) a 6’38.0; 15. Vescovi-Guzzi (Renault Clio) a 6’55.6; 16. Mauri-Bozzo (Renault Clio) a 8’10.6; 17. Bottoni-Peruzzi (Renault Clio) a 8’13.0; 18. Ghegin-Passeri (Renault Clio) a 8’18.9; 19. Grani-Lombardi (Peugeot 208) a 8’26.9; 20. Fontana-Agnese (Hyundai I20 Ng) a 8’35.1; 21. Piva-Franco (Ford Fiesta) a 8’51.2; 22. Sulpizio-Angeli (Ford Fiesta) a 9’21.5; 23. Oriella-Ramacciotti (Peugeot 208) a 9’25.4; 24. Saresera-Fenoli (Peugeot 208) a 9’55.0; 25. Giovani-Aldini (Renault Clio) a 10’07.8; 26. Scopel-Prevedello (Peugeot 106 Maxi) a 10’24.1; 27. Molo-Cumerlato (Peugeot 208) a 10’40.0; 28. De Menego-Camazzola (Peugeot 208) a 10’44.4; 29. Bancher-Longo (Skoda Fabia) a 11’11.9; 30. Paleari Henslerr-Garavaglia (Peugeot 208) a 11’18.5; 31. Tomassini-Bacci (Peugeot 208) a 12’20.9; 32. Nember-Polonioli (Citroen C2 Max) a 12’29.9; 33. Dalla Libera-Chiarel (Opel Astra Gsi) a 12’52.2; 34. Pelizzari-Laffranchi (Peugeot 208) a 12’56.8; 35. Ferronato-Zortea (Peugeot 208) a 13’53.8; 36. Farina-Guglielmetti (Peugeot 208) a 13’54.6; 37. Sorci-Mosele (Renault Clio) a 14’04.9; 38. Salgaro-Sossella (Opel Adam) a 14’21.6; 39. Marangon-Muffolini (Renault Clio) a 14’26.1; 40. Stival-Pais De Libera (Peugeot 106) a 14’50.0; 41. Callegaro-De Felice (Peugeot 207) a 15’00.3; 42. Tosini-Scalfi (Peugeot 208) a 15’38.2; 43. Panato-Bertasini Haianes (Peugeot 106) a 15’56.0; 44. Frare-Mosena (Subaru Impreza Sti) a 16’33.4; 45. Schileo-Furnari (Suzuki Swift) a 16’59.6; 46. Cominelli-Fieni (Suzuki Swift Sport) a 17’08.6; 47. Berti-Bechevolo (Peugeot 106) a 17’12.6; 48. Cappellati-Trentin (Peugeot 106) a 17’24.9; 49. Pelle’-Danese (Suzuki Swift Sport) a 17’42.0; 50. Ceccato-Tessaro (Renault Clio) a 18’20.6; 51. Longo-Conci (Suzuki Swift Sport) a 19’05.7; 52. Strabello-D’Ambrosio (Suzuki Swift Sport) a 20’06.5; 53. Stella-Refondini (Peugeot 106) a 20’15.9; 54. Capuzzo-Gilli (Opel Adam) a 21’21.0; 55. Foffano-Silvi (Peugeot 106) a 21’46.9; 56. Bernardi-Dalla Costa (Renault Clio) a 22’16.4; 57. Avesani-Facchini (Peugeot 106) a 24’58.1; 58. Lunelli-Morelli (Suzuki Swift) a 27’51.3; 59. Bolzan-Marcon (Peugeot 106) a 36’46.3;

GRUPPO A

CLASS: A5 1. Bolzan-Marcon (Peugeot 106) in 1:58’25.8; CLASS: A6 1. Stival-Pais De Libera (Peugeot 106) in 1:36’29.5; 2. Panato-Bertasini Haianes (Peugeot 106) a 1’06.0; 3. Berti-Bechevolo (Peugeot 106) a 2’22.6; 4. Cappellati-Trentin (Peugeot 106) a 2’34.9; CLASS: A7 1. Dalla Libera-Chiarel (Opel Astra Gsi) in 1:34’31.7; CLASS: K10 1. Scopel-Prevedello (Peugeot 106 Maxi) in 1:32’03.6; CLASS: S1600 1. Vescovi-Guzzi (Renault Clio) in 1:28’35.1; 2. Mauri-Bozzo (Renault Clio) a 1’15.0; 3. Ceccato-Tessaro (Renault Clio) a 11’25.0; CLASS: S2000 1. Andriolo-Menegon (Peugeot 207) in 1:26’23.5; 2. Benvenuti-Manfredi (Peugeot 207) a 13.9; 3. Callegaro-De Felice (Peugeot 207) a 10’16.3; CLASS: WRC 1. Pedersoli-Tomasi (Citroen Ds3) in 1:21’39.5; 2. Signor-Bernardi (Ford Fiesta) a 5.8; 3. Miele-Mometti (Citroen Ds3) a 19.4; 4. Niboli-Fappani (Ford Fiesta) a 5’31.6; 5. Fontana-Agnese (Hyundai I20 Ng) a 8’35.1;

GRUPPO N

CLASS: N1 1. Avesani-Facchini (Peugeot 106) in 1:46’37.6;
CLASS: N2 1. Stella-Refondini (Peugeot 106) in 1:41’55.4; 2. Foffano-Silvi (Peugeot 106) a 1’31.0;
CLASS: N3 1. Marangon-Muffolini (Renault Clio) in 1:36’05.6; 2. Bernardi-Dalla Costa (Renault Clio) a 7’50.3;
CLASS: N4 1. Frare-Mosena (Subaru Impreza Sti) in 1:38’12.9;

GRUPPO R

CLASS: R1 1. Schileo-Furnari (Suzuki Swift) in 1:38’39.1; 2. Cominelli-Fieni (Suzuki Swift Sport) a 9.0; 3. Pelle’-Danese (Suzuki Swift Sport) a 42.4; 4. Longo-Conci (Suzuki Swift Sport) a 2’06.1; 5. Strabello-D’Ambrosio (Suzuki Swift Sport) a 3’06.9;
CLASS: R2B (*) 1. Grani-Lombardi (Peugeot 208) in 1:30’06.4; 2. Sulpizio-Angeli (Ford Fiesta) a 54.6; 3. Oriella-Ramacciotti (Peugeot 208) a 58.5; 4. Saresera-Fenoli (Peugeot 208) a 1’28.1; 5. Molo-Cumerlato (Peugeot 208) a 2’13.1; 6. De Menego-Camazzola (Peugeot 208) a 2’17.5; 7. Paleari Henslerr-Garavaglia (Peugeot 208) a 2’51.6; 8. Tomassini-Bacci (Peugeot 208) a 3’54.0; 9. Nember-Polonioli (Citroen C2 Max) a 4’03.0; 10. Pelizzari-Laffranchi (Peugeot 208) a 4’29.9; 11. Ferronato-Zortea (Peugeot 208) a 5’26.9; 12. Farina-Guglielmetti (Peugeot 208) a 5’27.7; 13. Salgaro-Sossella (Opel Adam) a 5’54.7; 14. Tosini-Scalfi (Peugeot 208) a 7’11.3; (*) classifica sub judice per squalifica Grani-Lombardi (irregolarità tecnica) che hanno manifestato intenzione di fare appello;

CLASS: R3C 1. Bottoni-Peruzzi (Renault Clio) in 1:29’52.5; 2. Ghegin-Passeri (Renault Clio) a 5.9; 3. Giovani-Aldini (Renault Clio) a 1’54.8; 4. Sorci-Mosele (Renault Clio) a 5’51.9;
CLASS: R5 1. Bianco-Lamonato (Skoda Fabia) in 1:24’14.6; 2. Roveta-Gonella (Skoda Fabia) a 7.0; 3. Pinzano-Zegna (Skoda Fabia) a 9.4; 4. Dapra’-Andrian (Skoda Fabia) a 1’20.8; 5. Silva-Pina (Skoda Fabia) a 1’38.0; 6. Menegatti-Cracco (Skoda Fabia) a 2’07.8; 7. Brocchi-Piccinini (Skoda Fabia) a 3’18.8; 8. Gugel-Coletti (Skoda Fabia) a 4’02.9; 9. Piva-Franco (Ford Fiesta) a 6’16.1; 10. Bancher-Longo (Skoda Fabia) a 8’36.8;

GRUPPO RS

CLASS: RST10 1. Lunelli-Morelli (Suzuki Swift) in 1:49’30.8;

GRUPPO RSP

CLASS: RS16P 1. Capuzzo-Gilli (Opel Adam) in 1:43’00.5.

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