Marcello Razzini, la sfortuna capitale lo colpisce

La partecipazione del veloce pilota emiliano a bordo di una Skoda Fabia griffata Nexive al rally laziale si è conclusa nelle fasi introduttive della corsa a causa di un’uscita di strada. Mirino già puntato sui prossimi impegni stagionali.

Di capitale ci sono solo sfortuna e delusione. Questo è stato rally Roma Capitale di Marcello Razzini (foto Eirk Corsini). La partecipazione del velocissimo 35enne parmigiano alla corsa capitolina – valida per il Campionato Italiano e per quello continentale – è andata in archivio dopo pochi chilometri, a causa di una banale sbavatura di guida.

Davvero un peccato, considerando che i presupposti con i quali il portacolori di Collecchio Corse si era presentato ai nastri di partenza della corsa laziale: “Lasciamo Fiuggi con tanta amarezza in bocca – attacca con l’abituale sincerità Marcello – perché ci tenevamo tantissimo a ben figurare in questa gara. Il rammarico per non aver visto il traguardo è elevato sotto ogni profilo: al di là del risultato mancato, avremmo voluto verificare sul campo la bontà del lavoro svolto in preparazione a questo round tricolore. Credo di poter dire, infatti, che mai come in questa occasione ci siamo presentati al via di un rally avendo curato davvero ogni dettaglio con la più alta cura possibile. Vorrei quindi ringraziare PA Racing, che mi ha fornito una Skoda Fabia competitiva, dalla quale avevo tratto subito ottime sensazioni; Daniel Taufer, che mi accompagnerà anche nelle prossime gare come navigatore; la scuderia Collecchio Corse ei nostri partner, tra i quali vorrei rimarcare Nexive, che proprio da questa occasione correrà con noi”.

Se il ko capitolino infligge un duro colpo alle ambizioni di Razzini nel Campionato Italiano Rally Asfalto, è anche vero che la stagione 2019 del parmigiano è tutt’altro che compromessa: “Ci siamo approcciati a questa nostra prima partecipazione al Campionato Italiano Rally prima di tutto con la volontà di fare esperienza in vista del 2020; in quest’ottica, il ritiro di Roma è una lezione importante ma anche un capitolo che archiviamo in fretta, pronti a riprendere il nostro cammino dopo la pausa estiva. Non vediamo l’ora di tornare in auto per continuare la nostra esperienza tricolore”.

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