Alla scoperta della prova speciale della 10° Ronde Monte Caio

Andrea Galeazzi ci guida nei segreti degli 11,55 chilometri cronometrati che costituiranno il teatro della sfida rombante in programma domenica 10 novembre. Le iscrizioni alla corsa parmense sono aperte sino a venerdì 1° novembre.

Andrea Galeazzi al Monte Caio 2016 – foto Massimo Carpeggiani

La campagna delle iscrizioni per la decima edizione della Ronde Monte Caio entra nella sua fase finale: resta infatti una settimana di tempo per inviare la richiesta di partecipazione alla competizione in programma sabato 9 e domenica 10 novembre a Lagrimone; le domande possono essere inviate via posta ordinaria (a Scuderia San Michele, c/o Tedaldi Lampadari Loc. Follo,26 43041 Bedonia PR), oppure via email, all’indirizzo scuderiasanmichele@virgilio.it.

Ad alimentare l’attesa per questa decima edizione della corsa c’è ovviamente la curiosità di conoscere i nomi dei protagonisti che animeranno la competizione di quest’anno, che saranno resi noti, come sempre, nei giorni immediatamente precedenti l’evento; intanto, però, iniziamo ad entrare nel vivo della 10° Ronde Monte Caio puntando l’obiettivo sul teatro della sfida che attende i rallysti nella giornata di domenica 10 novembre. La prova speciale, da ripetete quattro volte per un totale di 46,2 chilometri cronometrati, sarà la stessa della passata edizione: un déjà-vu fortemente gradito dai concorrenti stessi, perché nei suoi 11,55 chilometri, la prova ‘Monte Caio’ racchiude un po’ tutte le difficoltà affrontabili.

Prova completa, senza dubbio degna di gare titolate, le cui caratteristiche ci sono ora svelate da Andrea Galeazzi, noto pilota di Lagrimone nonché componente del comitato organizzatore: “La partenza è ubicata a Tizzano Val Parma, sulla strada provinciale per Schia, in prossimità del bivio per la piscina – attacca il portacolori di Jolli Corse, nella foto d’archivio di Massimo Carpeggiani -. Un inizio spettacolare, perché ci si tuffa in una compressione naturale per poi affrontare una serie di curve molto veloci e ritmate. Circa 1,2 chilometri dopo la partenza, si arriva al bivio tra Musiara Inferiore e Musiara Superiore: a questo punto, s’inizia un tratto in salita medio-veloce, su una carreggiata abbastanza larga. Si sfreccia per Musiara Superiore per raggiungere, sempre in salita, il punto più alto della prova; da qui, si entra in un tratto in discesa di circa un chilometro e mezzo, reso insidioso anche da una sede stradale più stretta e tortuosa. Si raggiunge così Schia, dove si transita nel piazzale centrale nel quale, come sempre, i concorrenti dovranno affrontare le spettacolari ‘inversioni’. Il tratto finale, di circa tre chilometri, è tutto in discesa: qui la differenza la fa il pilota, considerando anche che si percorre un tratto di sottobosco, quindi molto scivoloso. Proprio quest’ultima parte della prova sarà anche teatro dello shake-down (le prove pre-gara con auto da competizione), in programma sabato 9 novembre dalle 10 alle 13. Si tratta di una frazione in grado di mettere in evidenza le qualità delle vetture ma anche di esaltare, soprattutto nella parte finale, il valore dei piloti. I punti consigliati al pubblico sono l’inizio prova, nelle vicinanze di Tizzano, il tratto che transita per Musiara Superiore, il piazzale di Schia ed il fine prova, in località Capriglio”.

Le strade saranno chiuse sabato 9 dalle 9 alle 14 per lo shake-down (nel tratto tra Schia e Capriglio), mentre domenica 10 il traffico sarà proibito dalle 7 alle 17, senza che sia prevista la riapertura temporanea tra una prova e l’altra.

 


Ufficio Stampa rif. Ronde Monte Caio

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