San Martino 2020, sarà ancora finale scudetto

Approvato a Roma il calendario e confermato il coefficiente 1,5 per il Rallye

 Per il secondo anno consecutivo avrà l’onore di chiudere i giochi con l’apoteosi finale. Il 40° Rallye San Martino andrà in scena tra venerdì 11 e sabato 12 Settembre 2020 e assegnerà una volta di più lo scudetto del Campionato Italiano Wrc, ribalta assoluta dove le world rally car sono ormai insidiate dalle vetture R5 di ultima evoluzione. “Iniziamo col dire della nostra grande soddisfazione per questo riconoscimento”, sottolinea Cristian Marin, presidente di San Martino Corse. Che poi aggiunge: “Il calendario tricolore, approvato a Roma nella riunione degli organizzatori, ci offre nuovamente l’opportunità di allestire lo spettacolo conclusivo di una splendida rassegna in 6 atti sotto l’egida di Aci Sport. Faremo tutto il possibile per celebrare l’edizione del 40° in pompa magna, auspicando una larga partecipazione non solo delle vetture moderne, ma anche delle storiche, in grado di suscitare emozioni vintage in tutti gli amanti della specialità”.

Sono passati tre mesi dall’epilogo 2019, caratterizzato dallo splendido duello tra il vincitore Luca Pedersoli e il giovane sfidante Simone Miele, con l’attesissimo Marco Signor (quattro successi consecutivi dal 2014 al 2017) subito ko nella prova speciale del venerdì sera. Tre mesi anche dalla vittoria nell’Historique di “Tony” Fassina su Lancia Stratos Hf, affiancato sul podio da Tiziano Nerobutto su Opel Ascona 400 e Giorgio Costenaro pure con l’inseparabile Lancia Stratos Hf. L’eco di derapate e controsterzo tra le guglie dolomitiche è ancora lì a ricordare quanta passione per il Rallye si respiri a San Martino, dove sua maestà Giorgio Taufer dispensa saggezza ai discepoli per continuare la tradizione. Dopo le festività natalizie e nel pieno della stagione invernale, partirà comunque il cantiere per l’appuntamento di settembre 2020, puntando a scovare qualche novità ed elementi di richiamo irresistibile per piloti e navigatori, comprese le “famiglie da corsa” come i Daprà padre (Matteo) e figlio (Roberto) da Roverè della Luna.


Ufficio Stampa – Carlo Ragogna 

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