Speed Motor sta dalla parte del Trofeo Luigi Fagioli: un motivo di vanto e di turismo per la città di Gubbio.

La Speed Motor scende in campo a fianco del trofeo “Luigi Fagioli”, la gara di casa e il presidente Tiziano Brunetti invita tutti, tramite la pagina della scuderia eugubina o il suo stesso profilo, a condividere l’hastag #iostoconiltrofeoluigifagioli. Anche se può essere comprensibile la presa di posizione dei pochi esercenti che quest’anno si sono ritrovati penalizzati dall’emergenza Covid-19 e dai lavori di realizzazione del ponte, che hanno creato una situazione di isolamento, non ha alcun senso ora – sostiene la Speed Motor – mettere in discussione lo svolgimento della 55esima edizione di una cronoscalata fra le più partecipate e meglio organizzate in assoluto del panorama italiano, che si è guadagnata con pieno merito un posto fisso nel calendario del campionato tricolore della velocità in montagna; non a caso, è stata ribattezzata la “Montecarlo” della salita anche per l’atmosfera “salottiera” che la contraddistingue nel contesto cittadino di Gubbio. E non è certo un caso che nel 2018 abbia ospitato il Fia Master, ossia la finale del campionato europeo. L’evento agonistico si trascina appresso, poi, un risvolto di carattere anche turistico, vuoi per la presenza di piloti e relativi staff che alloggiano in città per tre giorni, vuoi per il seguito anche di appassionati e dell’entourage dei piloti stessi, che approfittano dell’occasione per concedersi un piacevole fine settimana, attratti dal particolare fascino e richiamo che esercita Gubbio. Il trofeo “Luigi Fagioli” è insomma uno fra appuntamenti più qualificanti dell’anno, che oltre ad aver fatto di Gubbio una tappa importante dell’automobilismo costituisce un ulteriore veicolo promozionale attivato dallo sport, perché conferisce visibilità e prestigio. In altre parole: è un evento che genera economia. Non dimenticando un altro particolare: l’organizzazione della gara ha i suoi costi, in parte già sostenuti e quest’anno – per i noti motivi – verrà meno per giunta una voce di entrata, ovvero l’incasso proveniente dai biglietti degli spettatori. La speranza è che quindi l’atteggiamento del buon senso prevalga anche in questa circostanza; il trofeo “Luigi Fagioli” è sempre stato un elemento unificante e un motivo di orgoglio per Gubbio: qualora saltasse, il danno economico per chi si è impegnato e di immagine per la città sarebbero due conseguenze delle quali dover tenere assolutamente conto”.    

4 agosto 2020


Ufficio stampa Claudio Roselli

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