Il 68° Rallye Sanremo al secondo riordino di giornata

SANREMO (IM), 11 aprile – Dopo il secondo giro di speciali corse in condizioni di asciutto, Craig Breen e Paul Nagle, i vincitori dell’edizione del 2019, comandano, sulla loro Hyundai I20 R5, la classifica del 68° Rallye Sanremo con il tempo di 45’54.1.

Foto Magnano

Quando al finale mancano i 20,75 km della speciale “Cesio- Carpasio”, ultimo tratto cronometrato di una competizione che ha impegnato vetture e concorrenti per 437,34 km di cui 90,93 di tratti cronometrati, Andrea Crugnola e Pietro Elia Ometto, anche loro su Hyundai I20 Ng R5, proveranno a colmare il distacco di 11″4 che li separa dai primi. Terza piazza per Fabio Andolfi e Stefano Savoia su Škoda Fabia R5, “scivolati” dal gradino più alto del podio su cui erano saliti dopo la quarta speciale – la terza di giornata –  a quello più basso a 12″1. Stefano Albertini e Danilo Fappani, attuali leader del Campionato Italiano Rally-Sparco, sono quarti a 26″1 su Škoda Fabia R5 Evo seguiti da Simone Campedelli e Tania Canton, quinti a meno di due secondi con la loro Volkswagen Polo R5. Nel Sanremo WRC, il cinque volte vice campione del mondo Thierry Neuville, dopo sei speciali, mette la sua Hyundai i20 Coupe WRC davanti a quella del compagno di scuderia e Campione del Mondo Rally 2019. Tra i due solo 2″6 di distacco per un finale che si annuncia apertissimo e spettacolare.

 

SENTITE AL RIORDINO

Tanak – “E’ stato un buon test provare la vettura con il cambiamento di fondo, a volte bagnato a vote asciutto e con la nebbia. Importante questa gara per preparare il Rally Croazia. Il team ha raccolto molti dati importanti per la preparazione della vettura”. 

Neuville – “Sono primo anche se a metà prova mi si è spento il motore e ho perso un po’ di tempo e avremmo potuto avere un vantaggio maggiore. E’ stato un test interessante utilizzare gomme da asciutto su fondo bagnato. Abbiamo un buon ritmo e e va bene aver fatto questa gara uin vista del prossimo appuntamento mondiale per fare chilometri ed esperienza”. 

Albertini – “Davanti il ritmo è molto alto e dobbiamo migliorare ancora. Il tempo è molto variabile e fino all’ultimo nulla è detto”.

Basso – “Abbiamo forato. Ho provato a spingere ma è difficile”.

Ciuffi – “Secondo giro ancora più insidioso. Abbiamo sbagliato la seconda prova perché per noi sono condizioni nuove. Dobbiamo fare chilometri per migliorare ma sono soddisfatto”. 

Andolfi – “Siamo abbastanza contenti, tanto scivolosa la terza prova Adesso ci aspetta la speciale lunga e speriamo nel tempo. Ce la metteremo tutta”.

Michelin – “Non è andata bene. Abbiamo fatto alcuni cambi sulla vettura e non la sento, faccio tanta fatica. Occorre fare un reset e ripartire per l’ultima speciale. Anche il tempo sicuramente non ci aiuta”.

Breen – “Condizioni non facili, trovare la pioggia a metà prova crea qualche problema . Essere in testa e avere un po’ di vantaggio a questo punto della gara è importante. La prova lunga finale farà la differenza”. 

Crugnola – “Secondo giro di prove abbastanza buono e cerchiamo d capire che gomme usare sull’ultima speciale. A questo punto occorre spingere e fare meglio degli altri”.

De Tommaso – “Siamo un po’ delusi, anche questo non è stato un buon giro e cerchiamo di fare il meglio che possiamo nell’ultima speciale per finire una gara fino a a questo punto  negativa”.

Campedelli – “Stiamo facendo valere la nostra esperienza fatta nel CIR negli ultimi anni e rientrare dopo una lunga assenza a guidare sull’asfalto una macchina nuova, con questo livello di concorrenza, non era facile. La vettura è molto performate ma mi “porta ancora un po’ in giro”: sulla terra comincio a conoscerla e mi trovo bene, sull’asfalto ci stiamo lavorando”.

Der Ohannesian ( navigatore Bulacia) – “Gara difficile, molto scivolosa ma stiamo imparando e facciamo esperienza per la Croazia”.

Somaschini – “Va molto meglio, ci siamo presi qualche rischio ma abbiamo ritrovato il ritmo e siamo soddisfatti”.

Sciascia – “Abbiamo fatto bene la ripetizione della prima prova della mattina e purtroppo nella seconda, complice la nebbia, abbiamo toccato. Speriamo nell’ultima prova”.

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